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CASTELLO    DI     CLANEZZO

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Clanezzo
Si trovo' a lottare diverse volte (1503-1527-1630) contro la peste causata dalle guerre e dalle carestie e di conseguenza dovette governare in periodi difficili. Quando la sua potenza ando' affievolendosi, fu divesa energicamente dai Bergamaschi e questo a riprova del fatto che la popolazione era, tutto sommato contenta del dominio veneto. nel XVI e XVII secolo la politica europea era in fermento. A Milano, tramontato il periodo visconteo, erano subentrati gli Spagnoli e anche in casa francese e austriaca le acque erano agitate. La Repubblica di Venezia si trovava accerchiata da tre grandi potenze che mostravano segni di nervosismo e sentiva la necessita' di tenersi in stato di allerta, pronta a difendersi da ogni pericolo. Per questi motivi si diede da fare per approntare sul territorio opere di difesa e fu cosi' che nel 1561 diede inizio alla costruzione delle poderose mura, che ancora oggi ammiriamo giungendo a Bergamo. La Serenissima si occupo' anche del territorio della Valle Brembana, terra di confine, i Veneto fecero continue esplorazioni per cercare eventuali punti dove realizzare opere di difesa. Essi trovarono che il posto migliore per difendere l'accesso a Bergamo da nord era Zogno, in particolar modo il Ponte di Sedrina. Venezia si trovo a dover competere con Francia e Austria e, conscia della propria debolezza, si dichiaro' sempre neutrale, anche dopo le numerose ferite che le potenze duellanti lasciavano sul proprio territorio. Sbaglio' anche quando, non unendosi alle altre signorie per la difesa del territorio italiano, favori' la disgregazione nazionale e il governo degli stranieri sull'italia. Dopo alcuni anni le sorti della guerra furono favorevoli agli Austriaci, il loro dominio durera' circa 100 anni, interrotto solo dalla breve parentesi napoleonica. Gli Austriaci sostituirono le prefetture con le Imperiali Regie Delegazioni, 18 per la provincia di Bergamo. Le provincie vennero divise in distretti e questi in comuni. La Valle Brembana aveva due distretti, con sede a Zogno e uno a Piazza Brembana. Ubiale continuava pero' a dipendere da Almenno. Il nostro comune non aveva un consiglio comunale, ma era amministrato da una deputazione comunale eletta dall'assemblea dei possidenti. Primi deputati eletti del comune di Clanezzo con Ubiale furono i fratelli Egidio e Felice Beltrami, proprietari del castello e delle terre. La Villa di Clanezzo Sopra il pittoresco poggio circondato da scogli, da vigneti e da foreste ed in mezzo all'incessante rumoreggiare dei torrenti, sorge questa villa solitaria a nord di Bergamo. Nelle patrie cronache del secolo XVI si legge come in questo casale, che allora estendevasi in ampio villaggio, abitavano feroci ghibellini, e come esso fosse teatro di orrendi delitti. Il massiccio castello, le griglie rupi su cui s' innalzava ed il suo merlato ponte, riempivano l'animo di chi li guardava da un superstizioso terrore. Guai se la notte sorprendeva in que' dintorni il viandante ! Al pavido suo sguardo quel temuto castello offrivasi attorniato da insanguinati fantasmi, e il grido lamentevole del gufo che svolazzava su per le torri di quel malaugurato edifizio gli sembrava l'ultimo gemito di chi lotti con le ambascie d'una morte violenta, spaventato il tapino e come da ignota forza sospinto, affrettava il passo, e non riaveva la calma del suo animo sino a che quel luogo aborrito non eragli dagli occhi per buon tratto scomparso. La storia consegno' fremendo alle sue pagine le criminose gesta di que temuti che allora abitavano Clanezzo, vi registro' una memoranda vendetta che questi con altri sette villaggi adagiava al suolo. Avanzato pero' quasi per intero alla terribile catastrofe, il castello di Clanezzo sorgeva ancora solitario fra gli ammonticchiati sfasciami del villaggio quale silenzioso e impassibile testimonio destinato a trasmettere ai posteri la tragica rimembranza. Il tempo che tutto distrugge e tutto rinnovella riedifico' con le macerie delle antiche abitazioni quelle che di presente circondano la villa di Clanezzo, e cambio' il tristo spettacolo della devastazione nella piu' ridente scena della natura. E il viandante che incede sull'opposta via, compreso non gia' di terrore ma da misteriosa simpatia, sente rapirsi lo sguardo da quel gaudio veramente bizzarro, formato da quei torrenti, da quelle rupi e da quelle verdeggianti boscaglie in mezzo a cui s'innalza con parte ancora delle sue antiche torri il non piu' temuto castello.


La foto e il testo di questa pagina sono prese da questo sito. http://www.provinciabergamasca.com/vallebrembana/ubialeclanezzo/storia.html

Come arrivarci:
Clanezzo è situato all'inizio della valle Imagna, (Bergamo) Da qui si seguono le indicazioni per la valle Brembana e la valle Imagna fino ad Almè, proseguire per la valle Imagna seguendo le indicazioni per S. Omobono e Capizzone; dopo 5 Km si raggiunge Strozza-Clanezzo. Da visitare sempre in zona anche l'antico ponte di Clanezzo.



ELENCO DEI CASTELLI

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Castello di Grumello Castel di Malpaga Castello di Marne Castello di Martinengo Castello di Monasterolo Castello di Pagazzano Castel Rozzone
Castello di Sovere Castello di Urgnano Torre Pallavicino Castello di S.Vigilio BG. La Rocca di Bergamo. Brignano Gera D'adda Castello di Bianzano
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