L' applet mostra sulla superfice bidimensionale di un monitor un oggetto
quadrimensionale come l'ipercubo.
Per aprire e richudere l'ipercubo clicca sull'immagine con il tasto destro del mouse
Per una visione ideale di questa pagina servono gli occhialini
che hanno una lente rossa e una verde, perchè permettono una visione stereo delle immagini.
L'ipercubo o (tesseratto) di questa pagina è la proiezione grafica di un cubo quadrimensionale
nello spazio bidimesionale.
L'ipercubo è formato da 8 cubi.
1 cubo centrale circondato da 1 cubo su ognuna delle sue 6 facce facce, ottavo è formato dal
contenitore dei 7 cubi.
Quando guardiamo un cubo disegnato su un foglio, in realtà stiamo vedendo la proiezione
bidimensionale di un cubo, una sua prospettiva.
Lo stesso vale per l'ipercubo, partendo dalla proiezione di un cubo,
viene realizzata una seconda proiezione,
praticamente il nostro ipercubo è formato dalla doppia proiezione delle 6 facce
di un cubo, questo è il solo modo di vedere un oggetto quadrimensionale, in un
mondo tridimensionale.
Il tronco di cono sopra il cubo rosso è la proiezione della proiezione di una faccia
di un ipercubo .
Nelle altre immagini si vedono alcuni spostamenti della proiezione del cubo rosso
Vedere la proiezione di una faccia è abbastanza semplice, vedere tutte insieme
le proiezione delle 6 facce del cubo è un pò più difficoltoso.
Nelle immagini qui sotto puoi vedere, partendo da sinistra, le proiezioni di 2, poi 3, 4
e 6 facce, le ultime 2 immagini a destra rappresentano una proiezione laterale
delle 6 facce del cubo,
Come vedi è quasi impossibile distinguere tutti i singoli cubi.
Il numero di dimensioni che con cui normalmente abbiamo a che fare, se non contiamo
quellaZERODIMENSIONALE vale a dire il punto, sono tre.
Quella
UNIDIMENSIONALE come la linea
QuellaBIDIMENSIONALE come il quadrato, o il cerchio.
Quella TRIDIMENSIONALE come il cubo, la sfera o la piramide.
Naturalmente con Einstein abbiamo aggiunto la dimensione temporale alle 3 spaziali.
L'introduzione dello spazio-tempo è una conseguenza diretta
della teoria della relatività ristretta che stabilisce
un'equivalenza fra lo spazio e il tempo.
Anche noi possiamo fare esperienza della dimensione temporale senza scomodare la relatività
ristretta.
Se ad esempio diciamo ad un amico di trovarsi in un palazzo all'ottavo piano di
via x, numero y, alle ore 8, gli abbiamo fornito in questo modo, 3 coordinate spaziali,
(1)la via, (2) il numero, (3) il piano del palazzo, che gli consentono di
trovare il luogo dell'appuntamento e infine una coordinata temporale (4)l'ora, senza la quale
sarebbe difficile incontrarsi.
Per chi vive come noi in un mondo tridimensionale, ripiegare una figura piana come quella
qui sotto a sinistra formata da 6 quadrati, per trasformarla in un cubo è un problema
che riesce a risolvere anche un bambino,
La cosa diventa impossibile per chi vive in un mondo piatto bidimensionale dove non
esiste la coordinata
verticale, la stessa difficoltà l'abbiamo anche a noi quando tentiamo di piegare i
6 cubi dell'immagine a destra
per formare un ipercubo.
Non abbiamo la minima idea di come si possano piegare
i 6 cubi senza deformarli, ecco perchè il solo modo che abbiamo di vedere l'ipercubo
è immaginare delle viste in prospettiva di 6 cubi che escono dal cubo centrale, così
facendo però i 6
cubi ci appaiono come tronchi di piramide a base quadrata, solo il cubo centrale non
subisce una deformazione, mentre l'ottavo cubo possiamo solo immaginarlo come il
contenitore dei 7 cubi.
Un modo per rendersi conto del problema che si pone quando cerchiamo di passare a
una dimensione superiore a quella in cui siamo legati è quello di immaginare cosa
succederebbe se noi vivessimo in un
mondo a 2 dimensioni spaziali e qualcuno tentasse di spiegarci come si vive nella terza
dimensione, una tale situazione è descritta in modo efficace nel
libro di Edwin Abbot, teologo 1838-1928,
("Flatlandia " ed. Bollati Boringhieri 2008.
Questa
edizione contiene anche un filmato su DVD veramente interessante)
Ambientato in un mondo completamente piatto,
dove gli abitanti, naturalmente piatti, non hanno nessuna esperienza della dimensione
verticale, un abitante un giorno rice la visita di un essere superiore
impersonificato da una sfera.
Naturalmente lui non può vederla tutta intera, dato che può guardare solo
davanti o dietro, a destra e sinistra, ma non in alto e in basso.
Quando la sfera si posa su Flatlandia, all'inizio lui vede solo un punto, poi
quando inizia a penetrare nel piano comincia a vedere dei
cerchi che si allargano sempre di più fino a raggiungere un diametro massimo,
quando la sfera è penetrata per metà nel pianeta, poi i cerchi tornano a restringersi
fino a ridiventare un punto e poi scomparire, allorchè ha attraversato completamente
il piano e naturalmente per lui
la vista all'interno della sfera è inacessibile.
Al contrario la sfera può vedere tutto di questo mondo piatto, da sopra lei vede l'interno
delle loro stanze, delle loro casseforti dei loro armadi etc.
Per l'abitante di questo mondo, la sfera è un essere superiore, al quale non si può
nascondere nulla, lei può chinarsi e prendere ciò che vuole, può passare da una stanza
all'altra, può vedere tutti i suoi spostamenti, in pratica è come un dio che vede e può
fare tutto quello che a lui non è permesso. Ad un certo punto la sfera lo porta
nella terza dimensione mostrandogli cose meravigliose e inimaginabili, quando però
torna nel suo mondo e racconta ciò che ha visto nesssuno gli crede e lo mettono in
prigione... mi fermo qui perchè vi lascio il piacere di scoprire come finisce.
E' un bel libro, ve lo consiglio, vi aiuta ad entrare nell'ottica giusta per capire
come muoversi in dimensioni diverse dalla nostra,
Un altro libro interessante, ricco di illustrazioni è quello di
Thomas F. Banchoff, prof. di math. alla Browun University
("Oltre la terza dimensione" ed. Zanichellighieri 1997)
Per molti fisici ormai il mondo a 4 dimensioni di Einstein è diventato stretto, per loro
il modello che descrive la realtà fisica è quello delle stringhe, secondo questa teoria
le particelle subatomiche,
(elettroni, protoni etc) sarebbero in realtà delle manifestazioni di microscopici fili
(stringhe) in perenne vibrazione, questo modello sostuitirebbe il continuo spazio-temporale
a 4 dimensioni, con uno a 10, 11, 26 dimensioni.
Magari una risposta definitiva potrebbero darla le ricerche in corso al CERN di Ginevra
sulla struttura della materia.
Naturalmente per i matematici le dimensioni non sono solo quelle fisiche e che
per possono essere moltissime, anzi Hilbert ha detto che possono essere infinite.
Infine abbiamo le dimensioni frazionarie, come quella del triangolo di Sierpinski
che è Ln 3/Ln 2 = 1.58 oppure quella della curva di Koch, che è 1,262
nate con l'avvento dei frattali.